giovedì 30 luglio 2009

APPELLO AL PREFETTO DI SIRACUSA



Santuario Maria SS.ma
MATER ADONAI
96010 BRUCOLI (SR)
0931.981313
3471979657

Comunicato stampa del 30 luglio 2009

In data odierna è stata inviata al Prefetto di Siracusa e al Dipartimento della protezione civile di Siracusa la lettera seguente.
Oggi pomeriggio alle 18,00 presso la Chiesa di S. Nicola in Brucoli si terrà un’assemblea per decidere sui festeggiamenti in onore della Madonna di Adonai (la cui festa ricorre il 5 agosto) e sulle iniziative da adottare nel caso in cui in quella data ci venga negato l’utilizzo del Santuario.
In allegato la lettera inviata il 4 agosto 2008 alla Sovrintendenza di Siracusa in relazione al problema dell’area verde del Santuario.
Domani mattina si svolgerà un’altra manifestazione davanti all’ingresso del santuario.
Brucoli, 30 luglio 2009
Il Rettore
Sac. Prisutto Palmiro






A S. E. IL PREFETTO DI SIRACUSA
E p. c.
Al Dipartimento della protezione civile di Siracusa.

OGGETTO: RIAPERTURA SANTUARIO ADONAI DI BRUCOLI E MANUTENZIONE AREA VERDE ADONAI


IN DATA 2 MAGGIO 2008 TERMINAVANO UFFICIALMENTE I LAVORI DI “RECUPERO E CONSERVAZIONE ” DEL SANTUARIO DI MARIA SS.MA MATER ADONAI DI BRUCOLI, LAVORI ESEGUITI IN FORZA DELLA LEGGE 433/91.

Per il disposto dell’art. 192 del DPR 554/1999, il Certificato di Collaudo doveva essere emesso entro sei mesi dalla data di ultimazione, cioè entro il 2 novembre 2008 ed entro quella data sarebbe dovuta avvenire la riconsegna dell’immobile.

Durante il periodo in cui avrebbe dovuto aver luogo il collaudo, il sottoscritto ha osservato il vistoso deteriorarsi di alcuni lavori eseguiti e ha osservato anche lo stravolgimento e la totale demolizione di alcune parti storiche della antica struttura. Del fatto ne ha dato tempestiva comunicazione alla Sovrintendenza di Siracusa.
Il 4 dicembre 2008 (già con oltre un mese di ritardo dei tempi fissati per la consegna) il Responsabile Unico del Procedimento - Ing. Paolo Burgo del Dipartimento della Prot. Civ. di Siracusa - annunciava l’imminente riconsegna dell’immobile che invece “slittava” al 6 marzo 2009.
Nel frattempo tra settembre 2008 e febbraio 2009 venivano eseguiti dei lavori per riparare i danni già emersi prima ancora della riconsegna.
Il 6 marzo 2009 il sottoscritto rinunciava alla consegna in quanto i lavori di ripristino risultavano già nuovamente ammalorati.
Al mio rifiuto mi sentivo rispondere dal Responsabile Unico del Procedimento: “E allora se ne parlerà dopo il collaudo”(ma il collaudo non avrebbe dovuto essere già fatto?). E subito il titolare dell’impresa dava ordine di sigillare i cancelli del santuario apponendo nuovi lucchetti.

Questa decisione impediva al sottoscritto di accedere al pozzo del santuario per attingere acqua per il giardino dello stesso e per le sue altre pertinenze (fabbricati e terreni). A partire da 6 marzo 2009 quindi non è stato possibile prendersi cura dell’area verde interna ed esterna al santuario dove esiste una vegetazione anche pluricentenaria, che durante i lavori è stata anche parzialmente danneggiata.
Il sottoscritto fino ad oggi ha richiesto inutilmente all’impresario la chiave per accedere al pozzo.

Nel contempo informava la Sovrintendenza di Siracusa del fatto che i lavori eseguiti al santuario non erano consoni ai canoni del restauro e presentava un dettagliatissimo elenco di tutti i lavori contestati e contestabili.
In seguito a questa lettera, la Sovrintendenza fissava per il 19 maggio 2009 un sopralluogo per verificare la fondatezza delle osservazioni del sottoscritto.
In data 18 maggio 2009, unitamente al tecnico incaricato dalla Curia di Siracusa (ente proprietario) mi recavo al Santuario e vi trovavamo alcuni operai dell’impresa appaltatrice che stavano eseguendo lavori di ripristino nelle parti già precedentemente ammalorate e già precedentemente riparate. (In pratica nell’arco di 9 mesi sono stati eseguiti tre interventi di ripristino negli stessi punti ed un quarto intervento è stato chiesto dalla commissione di collaudo nel frattempo nominata); (della presenza degli operai e del lavoro che stavano facendo , mediante fax, sono stati tempestivamente avvisati sia il RUP sia la Sovrintendenza).
Alla richiesta del tecnico di poter entrare per visionare l’immobile oggetto del restauro il capocantiere gliene ha impedito l’ingresso.
In seguito al sopralluogo del 19 maggio 2009 – certamente parziale rispetto alla lista delle osservazioni inviate - la Sovrintendenza ha inviato alle parti la lettera qui acclusa del 2 luglio 2009.
Successivamente al 19 maggio 2009 il 30 giugno 2009 avveniva il collaudo tecnico amministrativo. La commissione imponeva alcuni lavori di ripristino in attesa di un secondo collaudo che avveniva il 20 luglio. In questa occasione la Commissione acquisiva agli atti l’elenco completo delle osservazioni sui lavori fatte dal sottoscritto già inviato alla Sovrintendenza. In questa stessa occasione la Commissione di collaudo chiedeva notizie in merito al “collaudo statico”, collaudo sulla cui esecuzione è nata un’altra controversia tra la stessa Commissione di collaudo e il RUP. Sono così passati quindici mesi dalla fine dei lavori senza che il santuario sia stato riconsegnato alla comunità dei fedeli.
Nel frattempo, dopo aver disdetto i gruppi che già ne avevano fatto richiesta, mentre aumentano le richieste estive del suo utilizzo, il santuario rimane chiuso e il processo di degenerazione dei lavori ha di nuovo ripreso il suo corso;
il santuario non si può utilizzare per le sue finalità istituzionali di culto e di formazione;
subisce un grave danno economico e morale non materialmente quantificabile;
la sussistenza dell’area verde del santuario è fortemente compromessa.

PERTANTO, A OLTRE 19 ANNI DAL TERREMOTO, SI RICHIEDE, UN SUO URGENTE INTERVENTO LA RICONSEGNA E LA IMMEDIATA RIAPERTURA DEL SANTUARIO DI MARIA SS.MA MATER ADONAI DI BRUCOLI LA CUI FESTA RICORRE IL 5 AGOSTO.
CON LA PRESENTE SI RICHIEDE UN SUO IMMEDIATO INTERVENTO PRESSO GLI ENTI PREPOSTI AL RESTAURO DEL PREDETTO SANTUARIO PER LA SALVAGUARDIA DELL’AREA VERDE DEL LUOGO SACRO.
Certo di un suo interessamento porgo distinti saluti.

Brucoli, 30 luglio 2009

Il Rettore
Sac. Prisutto Palmiro

Sovrintendenza di Siracusa

Prot. 16905/A del 02 luglio 2009

Oggetto:
Santuario di Maria SS. Ma Mater Adonai di Brucoli.
Verbale di Sopralluogo

A seguito di richiesta del Rettore del Santuario di Maria SS. Mater Adonai, giorno 19 maggio 2009 si è effettuato sopralluogo. In tale data si rileva fondamentalmente il progressivo degrado degli intonaci esterni e di altre parti di finitura interna.
Si ritiene che questo tipo di problematiche devono essere valutate dal Responsabile Unico del Procedimento Ing. Paolo Burgo della Protezione Civile assieme alla Direzione Lavori che si occupa della parte economica delle opere, affinché venga considerata l’eventuale rifacimento degli interventi.
Sarà cura inoltre, da parte del collaudatore verificare se tali opere devono essere oggetto di ripristino.
Si rappresenta, che tutte le opere contestate nella lettera del Sacerdote Palmiro Prisutto che riguardano vicende e contenziosi con l’impresa aggiudicataria e la DD. LL., relativo al comportamento adottato in cantiere dalle singole parti, non sono di competenza di questa Sovrintendenza.
Si chiede al Responsabile del Procedimento di verificare la fondatezza delle argomentazioni contestate.
Si rappresenta che questo Ufficio non condivide la demolizione dell’antico portale di comunicazione con il giardino (orto) e ingresso della clausura.

Considerato che tali opere non sono state concordate con questa Sovrintendenza, si richiede il ripristino dello stato dei luoghi.
Visto il Sovrintendente Il Responsabile del Servizio
(Arch. Mariella Muti) (Arch. Giovanna Susan)


Santuario Maria SS.ma
MATER ADONAI
96010 BRUCOLI (SR)
0931.981867
3471979657

Dal Libro “NEOFITO”
Scritto da Frate Alfonso Vico, eremita dell’Adonai, nel 1863.
(pag. 116)

Non sembri fuor di proposito, se qui rispondiamo a taluno dei contemporanei, che potrebbe, forse in tuono sdegnoso, addimandarci: - A qual’uopo cotesto Romitaggio, oscuro asilo di mani morte, di cuori egoisti, di menti limitate? Qual vantaggio o quale utile da cotesti Romitelli, che vegetano quasi piante parassite, ritrae ella mai l’umanità? - Sapevamcelo: son le vecchie calunnie e le soverchianze oltraggiose degli odiatori implacabile, e spregiatori eterni dei monastici Istituti! Ma voi chiunque vi siate, se non volete passar per uomo irragionevole, ed avventato, vi convien che giudichiate dietro maturo esame e con conoscenza di causa.

Venite dunque ad osservar la poca terra, che i Romiti dell’Adonai posseggono, com’è ben coltivata; quivi crescono rigogliosi l’ulivo, il fico, il gelso, il cipresso, il mandorlo, la vite e molte fruttifere piante. Girate lo sguardo intorno per le vicine terre, le quali appartengono a mani che non diconsi morte: voi non vedete un’albero, non una pianta. (http://santuarioadonaibrucoli.blogspot.com/)

http://4.bp.blogspot.com/_mPE4E3UpU98/SmsgfroEflI/AAAAAAAADZc/DF449ZuCHNk/s1600-h/valturincostruzioneok.jpg



- Mirate là, accanto al Romitorio, quel comodo caseggiato; esso, se nol sapete, nomasi Foresteria, e fu eretta dai Romiti a solo scopo di dar ricovero al viandante smarrito, o arrestato per via dal rigido e piovoso inverno. Nè in somiglianti casi, come potete agevolmente supporre, l’ospite trova il solo tetto ove riparare, o il solo giaciglio su cui riposarsi. - Appressatevi nel meriggio all’ingresso dell’umile Romitorio; vi vedrete bene spesso provveduto l’indigente, sfamato il famelico …….
(fino alla costruzione del villaggio turistico di Brucoli – anni ’70 -l’Adonai era l’unica zona verde della Gisira)


ALLA SOVRINTENDENZA BENI CULTURALI ED AMBIENTALI
SIRACUSA

OGGETTO: AREA VERDE SANTUARIO ADONAI – BRUCOLI

Il sottoscritto, sac. Prisutto Palmiro, Rettore del Santuario Maria SS. Mater Adonai di Brucoli fa presente quanto segue:

Nel mese di gennaio 2007 iniziavano i lavori cosiddetti di “restauro” del predetto Santuario con il finanziamento della legge 433/91.
Nella fase progettuale ritengo che nessuno abbia tenuto conto della esistenza di aiuole e piante che abbellivano il Santuario ed il terreni circostanti e che da tempo immemorabile costituiva vanto del santuario e dell’operosità dei frati. (Cfr il testo sopra riportato).

Durante l’esecuzione dei lavori ho assistito ad una sistematica e cervellotica distruzione del verde presente all’interno ed all’esterno dell’area di cantiere.
In dettaglio:

sono stati distrutti totalmente: (alcuni potevano essere salvati) due carrubi, un pero, due oleandri, una palma, due bagolari, due alberi di fico, un ciliegio, 4 alberelli di stelle di Natale;
sono stati danneggiati un olivo, un mandorlo, un melo, quattro alberi di limoni, due cipressi di cui uno secolare del tipo a fiamma.
Da parte nostra erano stati asportati preventivamente per esservi poi successivamente trapiantate altre essenze.
Durante il tempo dei lavori (18 mesi contro i 12 previsti) i volontari del santuario hanno continuato a prendersi cura delle piante rimaste, a cui nessuno degli operai dell’impresa esecutrice dei lavori ha mai dato un poco d’acqua, ed inoltre abbiamo provveduto anche a ripulire il terreno dal fogliame caduto.

Per quanto riguarda il danneggiamento del Cipresso secolare ho da fare le seguenti osservazioni:

pur avendolo fatto presente con largo anticipo e pur avendo proposto una variante con il responsabile unico del progetto l’impresa nel realizzare il canale di gronda danneggiava irrimediabilmente un cipresso secolare tagliandone le radici di un lato.
Di questo ho informato immediatamente la Sovrintendenza, tanto che alcuni giorni dopo interveniva la D.ssa Trigilia, ma l’impresa aveva già provveduto a realizzare la variante proposta ricoprendo lo scavo fatto in precedenza e che aveva danneggiato il cipresso.
Sotto la spinta del vento del periodo invernale il cipresso si è visibilmente inclinato costituendo un serio pericolo sia per le persone sia per la fabbrica.
Tutto lascia presagire che il cipresso entro il prossimo anno cadrà rovinando altre piante, e la facciata della chiesa.
Sono bastati solo 30 minuti di “strafottenza” per distruggere il lavoro che la natura aveva realizzato in alcuni secoli.
Poiché tale danno era evitabile e tutti erano stati messi a conoscenza l’abbattimento del cipresso si renderà, purtroppo, necessario.
Ritengo doveroso che a farlo debba essere l’impresa che ha causato il danno ma ritengo altrettanto doveroso anche il risarcimento per la perdita ingiustificabile di tale albero.
In data 1 o 2 agosto 2008 senza alcun preavviso o informazione probabilmente l’impresa esecutrice dei lavori apponeva ai cancelli del santuario nuovi lucchetti.
Intorno alle 09,00 recatomi al Santuario ho trovato i nuovi lucchetti che mi hanno impedito di accedere al pozzo per dare acqua alle piante.
L’utilizzo del pozzo è indispensabile non solo per il santuario ma anche per le pertinenze del santuario e dell’area verde che non rientrano nell’area del cantiere.

Considerato quanto accaduto, oltre che diffidare l’impresa, sottopongo all’attenzione di codesta Sovrintendenza quanto sopra esposto in attesa di un sollecito riscontro alla presente.
Distinti saluti.
Brucoli, 4 agosto 2008
Il Rettore
Sac. Prisutto Palmiro

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