martedì 11 agosto 2009

SE CAMBIATE REGIONE

LE RICOSTRUZIONI IN ITALIA SONO UGUALI PER TUTTI .... O QUASI


REGIONE SICILIANA
ASSESSORATO ALLA PRESIDENZA
UFFICIO RICOSTRUZIONE CHIESE TERREMOTATE

REGIONE SICILIANA
ASSESSORATO REGIONALE ALLA PRESIDENZA
UFFICIO RICOSTRUZIONE CHIESE TERREMOTATE

"Mi scusi! A quale santo possiamo rivolgerci per la ricostruzione delle nostre chiese?".



"Fratelli se cambiate regione farete prima!".



SANTUARIO MARIA SS.MA
MATER ADONAI
BRUCOLI
0931.981313 – 3471079657

Comunicato stampa dell’ 11 agosto 2009.

Questa mattina mi è stata riconsegnata da una funzionaria della prefettura di Siracusa la carta d’identità che avevo spedito al capo dello stato insieme ad un dossier sulla vicenda relativa alla ricostruzione dell’Adonai.
Ormai l’unico mezzo per farsi sentire è la protesta, anche se non sempre è necessario avere i grandi titoli sulla stampa.
Questo tipo di protesta l’avevo già sperimentato nel 1991, quando inviai a Cossiga la carta d’identità per il “silenzio di stato” sul terremoto del 1990. La mia carta d’identità se la sono trovata sul tavolo Cossiga, Scalfaro, Ciampi e anche Napolitano.
Ci sono però, presidenti e presidenti: qualcuno come Cossiga e Ciampi hanno deciso di non rispondere: Scalfaro dovette venire in Sicilia nel 1996. Napolitano ancora non sappiamo. In verità anche Cossiga e Campi in Sicilia ci sono venuti, ma per fare i turisti e per fare passerella. Cossiga scese in Sicilia, a Gela, nel gennaio 1991 ma non ebbe il tempo né la volontà di vedere le tendopoli del terremoto avvenuto il mese prima; Ciampi nel 2005 ha preferito “benedire” a Siracusa la targa di pietra con cui si dichiarava un pezzo del nostro territorio “patrimonio dell’umanità” mentre ha ritenuto inopportuno fare anche una brevissima sosta nel triangolo Augusta-Priolo-Melilli, la “pattumiera dell’umanità”.
Intanto il presidente Napolitano in queste ore è a Stromboli, ma in vacanza.
In vacanza, in queste stesse ore ci sono (o sono in procinto di andarci), credo, anche quelli che da 15 mesi mi devono dare delle risposte.
Le stesse persone, a cui come cittadino mi sono rivolto e che non si sono degnate di rispondere affatto o di rispondere nei tempi biblici della burocrazia nelle prossime ore o giorni arriverà, su sollecitazione della presidenza della repubblica, una lettera a firma del prefetto di Siracusa.
Staremo a vedere se queste stesse persone, irraggiungibili ancor prima del terremoto dell’Abruzzo, siano ancora “fuori stanza”, “in missione”, “in televisione” oppure “im-boscate”.
Potranno non rispondere al comune cittadino, ma non potranno esimersi dal rispondere al rappresentante del governo che ha promesso di “tenermi informato” (ferie permettendo).
In prefettura, magra consolazione, stamattina mi son sentito dire: “Se fossimo stati in un'altra regione ….”.
Beh, le stesse parole erano state fissate in una serie di vignette del 1997-98 ma che sono ancora attuali e lo saranno ancora per un bel po’ di tempo.
Intanto in attesa delle risposte, dei mancati collaudi e delle omissioni di atti d’ufficio, il santuario rimane chiuso, negato ai fedeli e ai gruppi.
E per innaffiare l’area verde del santuario aspettiamo il temporale di mezz’agosto.
Grazie alla burocrazia regionale.

Brucoli, 11 agosto 2009
Il Rettore
Sac. Prisutto Palmiro

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